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Conoscere il cuore (prima puntata)

conoscere il cuore

Cari Amici del Torneo Podistico, questi mesi di forzato stop tra le quattro mura domestiche, vediamo di utilizzarlo non solo per fare esercizi di mantenimento, ma anche per conoscere meglio come siamo fatti, come è fatto anatomicamente il nostro corpo. Logico, cazzate sparate da ignorante, che però ha la fortuna di avere tanti libri su l’argomento e il vanto di avere un figlio laureato in Scienze Motorie, relatore, Prof. Ugo Ranzetti, uno dei migliori in questo campo. La tesi: ALLENAMENTO DELLE PROVE ATLETICHE DI ENDURANCE E GESTIONE DEL RECUPERO E DELL’OVERTRAINING. Certo, Maurizio, a vederlo adesso non si direbbe, ma ai suoi tempi è stato anche un bel cavallo da corsa. Iniziamo con la cazzata. L’uomo, logico, per chi ci crede, è una Trinità, un essere che è composto da tre situazioni che quando sono in armonia, l’uomo diventa un essere speciale: Corpo, Mente, Spirito. Della Mente e dello Spirito, è cosa opinabile e, dunque, sono le due situazioni del essere vivente che è anche cosa difficile da descrivere, nel senso che più che per la situazione del Corpo, sono due situazioni che sono differenti da persona a persona, due situazioni che dipendono da tante e tante cose, sia di natura, che dal vissuto quotidiano e sin dalla prima infanzia, anzi, sin dallo sviluppo della vita nel grembo materno. Il Corpo, provo a sparare cazzata per quanto riguarda il Corpo Umano? e sperando di non far inorridire gli esperti di settore. Inoltre, avverto gli Amici di prendere con le pinze le cazzate sparate, magari relegarle tra le fake news. Detto questo, prendete queste cazzate e solo per passare 5 minuti a leggere. Però, spero che queste fake news vi possano dare ispirazione, un input  nel trovare un modo casalingo di rimanere a un livello di forma accettabile. Non più il lavoro di qualità delle famose ripetute, ma prevedendo esercizi che mantengono a un livello accettabile (che poi si sa, dopo due mesi di far poco o niente, il decadimento della forma atletica è anche inevitabile) la forma atletica fin qui faticosamente raggiunta. Prima di parlare di allenamento domestico, prima dobbiamo partire dal Abc della forma atletica. Come un bambino o una bambina che vanno a l’asilo, dove magari da grandi diventeranno e si grandi scrittori di romanzi, ma come tutti, prima, si deve iniziare a imparare a fare le aste e i cerchi sul quaderno, dopo si passa a scrivere le lettere, e poi si passa a unire le lettere fra loro e così via. Carissimi Amici, la prima cosa che vi chiedono quando andate a gareggiare qual è? Esatto la carta di idoneità gialla della regione, esatto, visita medica sportiva. La visita medica sportiva consiste in primo luogo di vedere come sta il vostro cuore, come risponde alle sollecitazioni da sforzo. Che poi, prova a avere solo un minimo problema al cuore, poi mi sai dire se ti viene voglia di andare a correre e a far ripetute, oppure a fare rampe di scale. Ispirata dalla sgridata che ho ricevuto da un eminente cardiologo quella volta che ho voluto a fare a tutti i costi, e pagando profumatamente, una visita al cuore dal tal eminente e bravo cardiologo. – m’ha cosa le salta nella testa di venir qua a far perdere tempo quando ci sono persone che hanno veramente bisogno, portare via appuntamento a persone che stanno male e hanno veramente bisogno di sapere se hanno problema cardiaco. Lei viene qua e mi dice che ha fatto quattro piani di rampe di scale, ma non si vergogna. Ma lo sa che se soffrisse di problemi cardiaci non riuscirebbe a farne nemmeno uno di piani salendo le scale – Detto questo, ho ringraziato e pagato (si paga in anticipo) il cardiologo che mi ha visitato. Quanti ne rimangono secchi in 1 anno di podisti in gara? Diciamo forse dieci in tutta Italia? Magari mi sbaglio, diciamo cento? Di questi runners, (anche i giornalisti adesso i podisti li chiamano runners, quasi in tono dispregiativo. Non è da adesso che non vedono di buon occhio chi corre a piedi. Forse tanti di voi è solo da poco o solo da qualche decina di anni che pratica questa salutare attività a l’aria aperta, e preferibilmente lontano dalle ciminiere e dai tubi di scappamento delle automobili e forse non si ricorda che già una trentina di anni fa, un certo metallo che scriveva articoli su un famoso quotidiano, non trovava che di meglio di dare degli ebeti a tutti i podisti. Forse son pochi che ricordano i primi tempi, di quando ti vedevano per strada a correre, finestrino della loro auto abbassato, che da casa, andavano a prendere le sigarette dal tabaccaio distante 300mt, con giù il finestrino ti inveivano contro dicendo: ma và à làurà, che l’è mèi, ma vai a lavorare che è meglio. Nel senso forse che ti volevano bene? che intendevano, no, non pensate male, non inveivano per invidia, ma per dare disinteressato consiglio, che diceva: ma vai a lavorare che sudi ugualmente e in più guadagni le palanche. Ecco ti inveivano contro frasi così non per invidia ma per il tuo bene. Se poi quelli che correvano per strada erano donne, apriti cielo, erano considerate delle poco di buono. Che invece di andare fuori a fare la corsettina era meglio se stavano a casa a fare la scarpetta, le calze, e preparare bei manicaretti al marito, o a lavare e a fregare il pavimento e a pulire i vetri. Ai tempi la mentalità era questa, e perciò non mi meraviglia che tanti giornalisti adesso inveiscono contro chi fa la sua corsettina al parco ma stanno zitti per la massa di gente che ci sta agli aeroporti e alle stazioni e sui mezzi pubblici a 20 centimetri di distanza, oppure a fare la coda al supermercato. Il runner da be e bella che per i giornalisti è oggetto di invettiva. Tipo, vi ricordate di quello che ha fatto schiantare l’aereo, eccolo in prima pagina col suo bel completo gara da runner. Ma, Amici, non pensiamo male, forse era l’unica fotografia che avevano in mano. Non penso che il sedentario fumatore direttore di giornale abbia scelto quella fotografia scentamente e deliberatamente per discreditare un popolo di corridori a piedi. Logico, non tutti i giornalisti gli stanno antipatici i runners, anzi, ce ne sta qualcuno, e anche in tv, che sta dalla parte dei runners, e specie, una bella giornalista, che avrà la mia età, ma è ancora di aspetto molto giovanile, mostra sicuramente 15 anni di meno di quelli che ha. Vuoi scommetterci che anche quella giornalista, bella donna, che mi piace, che un pensierino, vuoi scommettere che anche lei ogni tanto va a farsi una bella corsettina nei parchi) Detto questo, dopo questa sbrodolata su tal giornalisti, iniziamo a fare le aste e i cerchi sul libro del running domestico. Iniziamo proprio a parlare del CUORE. Per non aver problemi, sicuro che non uso mie parole, ma riporto da una pubblicazione, ovvero, le cazzate sono ispirate da delle pubblicazioni. Logico, in modo sintetico. La prima ha per titolo: Conoscere Il Cuore, a cura della Fondazione GRUPPO OSPEDALIERO SAN DONATO. La Struttura Il Cuore è rivestito da due sottili membrane protettive, una esterna, detta Epicardio, e una interna, detta Endocardio. Il Cuore è un muscolo striato (e siccome è un muscolo è di logica che si può anche allenare) che ha la stessa struttura dei muscoli del nostro organismo e ha la stessa forza di contrazione. Due grossi vasi si diramano dalla sua base: l’Arteria Polmonare che lo collega ai Polmoni. L’Aorta che lo collega al resto del corpo. (una porta il Sangue Ossigenato dai Polmoni al Cuore, l’altra porta il Sangue Ossigenato dal Cuore ai vari Organi del Corpo) Questo è scontato, però, se mettete la mano sul Cuore, che si comporta come una pompa, lo si sente anche a battere. Il sistema Cardiovascolare, con una rete di Arterie e Vene, il suo lavoro è quello di far arrivare l’ossigeno ai vari organi del corpo e tramite il Sangue. Esatto, il Cuore ha il compito di far arrivare ossigeno e i nutrimenti ai vari organi del corpo, e inoltre, quello di eliminare gli scarti, ovvero, le sostanze di rifiuto. Il Cuore, dal momento che in inizia a battere, (però, mai nessun battito di cuore è tanto bello come il battito di cuore di due innamorati) ogni giorno, e tutti i giorni e finche avremo la fortuna di rimanere in vita in questa dimensione, il nostro cuore batte, più o meno, 100mila volte al giorno. Il Cuore è fatto di quattro parti principali: Atrio Sx, Atrio DX, Ventricolo SX, Ventricolo DX. Ci stanno poi quattro importanti Valvole Cardiache (quelle che qualche atleta che in passato ha abusato di doping, sono andati a rovinarsi, a non più farle funzionare bene. Potrei mettere anche qualche nome) Le Valvole Cardiache in questione sono così chiamate: Tricuspide, Polmonare, Mitrale, Aortica. In pratica le valvole regolano il transito del Sangue, in andata a mezzo Arterie e al ritorno a mezzo Vene. La Valvola Mitrale è posta nel centro del Cuore, più o meno. Il sangue ossigenato che proviene dal circolo polmonare, viene ricevuto dal Atrio SX. Questo sangue ossigenato, poi, passando dalla Valvola Mitrale va a finire nel Ventricolo SX, per poi essere pompato a tutto l’organismo. Lo so, è cosa pesante da digerire, molto meglio una bella corsettina che star sedentari con lo sguardo triste a leggere queste cazzate. La prossima puntata riguarda la Circolazione. (mauro)

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