big sur trail

Siamo a giovedì, e se per i premi a sorteggio siamo a posto, nel senso che, con la sorellina, tiriamo a sorte una decina tra completini sexy lingerie femminile, mutandine da donna e con abbinato la bottiglietta di bevanda idrosalina. (esatto, a sorteggio quel che avanzato de la gara li a Manerba e a caval donato? esatto) Per quanto riguarda invece la fase competitiva non so, per forza di cose magari andiamo di prodotto di supermercato, e con magari ancora qualche paio di calze? dove che le calze, e non il sottoscritto, ma da Endu, o meglio da Micol Ramundo, che adesso il copia incolla, dove che la Micol Ramundo a dire che di tre cose indispensabile per chi gli piace il running, la prima cosa di stare attenti e mettere cura ne la scelta sono le calze. Ma ecco il copia incolla

1° must-have: il calzino tecnico Quando diciamo outfit da corsa, la prima cosa cui pensate sicuramente sono le scarpe. Non bene! Sono infatti le calze, a diretto contatto con il piede, che dovrebbero avere la priorità. Come sceglierle? Semplice, basta seguire questi consigli: Niente cotone, soltanto tessuto sintetico tecnico Il cotone è idrofilo e si impregna di sudore (per non parlare dell’acqua nel caso di pioggia). I filati tecnici sintetici, invece, come poliestere, nylon e lycra sono idrofobi, cioè tengono lontana l’umidità. Tradotto: un calzino tecnico preserva i piedi da vesciche, piaghe, arrossamenti e qualunque problema da sfregamento. La lavorazione del tessuto Procuriamoci calzini con tallone e punta rinforzati: sono i punti maggiormente sottoposti a frizioni e tensioni. Occhio solo che le cuciture in questi punti di rinforzo non siano grossolane. Molto meglio i prodotti seamless, ovvero quelle calze che non riportano cuciture ma solo diverse lavorazioni del tessuto nei punti di frizione. Elasticità nei punti strategici I migliori prodotti (ad esempio i prodotti CARDIOSOX) hanno lavorazioni elasticizzate che girano attorno al collo del piede e all’arco plantare. Questi dettagli servono a tenere il calzino fermo durante la corsa, evitando che si arrotoli, scivoli in avanti o qualunque altro movimento che possa provocare sfregamenti e arrossamenti fastidiosi. Destra e sinistra Un paio di calze di alta qualità presenta sempre una destra e una sinistra, quindi privilegiare quei modelli che prevedono questa differenziazione. E no al taglio dritto, perché potrebbe creare irritazione nella zona dell’ultimo dito.

Esatto, le calze sono quel che un podista e una podista, un runner e una runner, un tapascione e una tapasciona, è quel capo di corredo che di avere più cura ne la scelta. Esatto, magari un paio di calze scelte male, dopo, se una gara di più di mezz’ora, magari vanno a creare formazione di vesciche? che dopo 1 ora che corri ti fanno uscire le vesciche? E chi non sa di quel che capitato a Nello Bassetto, esatto, è una storia di metà anni ’70, di quel che era ai tempi la mitica XX Miglia di Brescia, che gara di una trentina di km o giù di li. Ebbene, Nello Bassetto, arrivato in vetta al m.te Maddalena, aveva quasi due minuti di vantaggio su quel che il record di tempo che registrato a quella gara e allo stesso punto, però, esatto, ecco l’imprevisto in agguato, l’inconveniente in agguato, esatto, son saltate fuori le vesciche, che i minuti di vantaggio guadagnati in salita, li aveva poi persi, (per colpa di formazione de le vesciche che non gli consentivano di correre bene) e per colpa de le vesciche,  tre minuti minuti persi in discesa e che gli avevano negato la soddisfazione di vincere e battendo anche il record e per solo 1′ fatto in più, di non battere il precedente record. (esatto, non gli era sfuggita la vittoria, però battere anche il record, che era a la sua portata, sarebbe stata la fragolina su la torta) Che adesso su i due piedi non mi viene in mente il nome del forte atleta che detiene ancora tal record, (per forza poi son cambiati i tempi, guarda immagine de l’epoca e dimmi se adesso si può immaginare cosa così con tutti i divieti che hanno inventato e per complicare la vita a le persone. In photo Franco Volpi vittorioso a forse la prima o la seconda edizione de la XX Miglia di Brescia, chi sporge da l’auto è l’altrettanto mitico dirigente del club, di Vittorio Brunetti che senza cinture e fuori dal finestrino a incitare il suo atleta) che allora meglio non mettere niente. (questa è storia de i primordi, dei tempi naif de la corsa a piedi e che mi ha raccontato proprio Nello Bassetto, stato anche mio ex atleta e protagonista di quei meravigliosi tempi naif de la corsa a piedi, storia dei primordi de la corsa a piedi a Brescia e provincia e che mi raccontava quando assieme andavamo anche a gareggiare in trasferta a le blasonate gare fuori provincia e fuori regione) Ecco che a l’arrivo li in via Cremona, Nello Bassetto, stremato da la fatica, con smorfia di dolore sul viso e per via del dolore ai piedi, a togliersi le scarpe e le calze insanguinate e a chi li a vedere, avevano visto ai piedi le vesciche ancora sanguinanti. Questa è storia, siamo a più o meno metà anni ’70 a gli albori de la corsa a piedi su le strade di Brescia e provincia, quando era pratica più vera e ancora con sentimento naif. Dopo invece la scienza a dire che le calze di adesso, in fibra sono meno soggette a creare problemi di vesciche ai piedi. (carissimi e carissime che vi vantate adesso, perchè non provate a correre come che si usava 50’anni fa, con le calze che si usavano 50’anni fa, con il completo gara di 50’anni fa, vogliamo vedere a come calano i vostri strabilianti personal best? Adesso, ci stanno tanti e tante, che più che atleti mi sembrano signorine starlettine in passerella sul palco di Miss Italia) Per dire tra le mie calze gara, e specie di allenamento preferite, sia come modello e colore, sono come queste che in photo a lato e che sono uso a mettere quando è gara, o meglio, quando era gara importante, esatto, ero uso a mettermi delle calze tecniche a marchio Cardiosox. Dopo, sicuro che ci staranno anche altri modelli e altri marchi, però, con questo modello mi sono sempre trovato bene e qualche volta ero andato anche in premiazione, ma quel che più conta, mai più nessuna vescica a formarsi e non più venuta a trovarmi ai piedi. E questo, queste calze le mettevo spesso in gara, che mettevo questo tipo e modello e marchio e ancora prima di conoscere Manuel, che mai avrei immaginato che erano calze che venivano da Botticino. Per dire, se avete notato, tal calze le avevo ai piedi anche domenica scorsa, e anche se non gareggiavo. Esatto, avere sempre un paio di calze tecniche ai piedi, e anche se non si corre e che non si gareggia, a averle ai piedi e anche ne la vita quotidiana, questo è anche di avere cura dei propri piedi si, ma anche avere cura di s’è stessi. Manuel, dopo aver parlato bene de le tue calze, che è solo che cosa scientifica e solo cosa di realtà, chi a dire, e non la pappardella del sottoscritto, che non ne può saper di meno, che quel che conosce è perchè è la scienza a dire, che meglio di correre con ai piedi un paio di calze in fibra, meglio del cotone, meglio de la lana, meglio de la spugna. Manuel dopo questa sbrodolata a la prima volta che ci vediamo mi paghi un caffè? Ecco, però le calze che magari mettiamo sul piatto di portata de le premiazioni, sono calze di spugna, che comunque non sono calze da buttare via, per camminare vanno più che bene, poi, più di buttarle, piuttosto regalatele a qualcuno o a qualcuna. Esatto, tipo i completini intimo sexy lingerie femminile, se non apprezzate, regalate a chi magari apprezza. Il movimento, al momento il movimento preiscrizioni è un discreto movimento, siamo quasi riusciti a completare il primo giro di valzer de la sorellina. Dopo, speriamo che le previsioni ci azzeccano, esatto, con un bel pomeriggio di sicuro la gara diventa ancora più bella di quel che bella è stata a lo scorso anno. 1 ABBRACCIO (mauro)